martedì 17 settembre 2024

DECALOGO PER LA SALUTE MENTALE

 

1-Anche se arrivare in tempo può cambiarti la vita, non rischiare. Al semaforo o allo stop, fermati comunque. Meglio un’occasione mancata che distruggersi la vita. 

2-In auto, anche se lo ritieni inutile, metti in automatico le frecce quando cambi la direzione. Ti può essere sfuggito qualcosa! In ogni caso, potresti avere commesso un errore, ma gli altri vedranno le tue intenzioni e potrebbero evitare l’incidente. 

3-Impara dagli errori che altri hanno commesso: una retromarcia improvvisa (un bambino dietro), guarda sempre cosa è rimasto in auto (bambino dimenticato), non giocare con le pistole anche se scariche (puoi uccidere qualcuno). 

4-Non offenderti mai per niente. I giudizi degli altri, se sono assurdi, non prenderli in considerazione. Ma valutali sempre perché potrebbero aiutarti a migliorare. 

5-Rifuggi da qualsiasi “fede”. 

6-Ascolta i consigli e analizzali, ma ricorda che spesso gli altri mostrano di “sapere”, ma in realtà si illudono. In compagnia, organizza e controlla tu il da farsi. 

7-Ricorda sempre che siamo microbi nell’universo. Vedrai che i problemi si riducono automaticamente. 

8-Non avere preconcetti. Portano a sbagliare le analisi. 

9-Cercheranno di venderti di tutto facendoti credere nella loro necessità. Prendi come esempio la truffa per vendere l’acqua minerale. Un astuto marketing che ha convinto molti a portarsi a casa ciò che potevano attingere dal rubinetto. 

10-Le conoscenze attuali ci permettono di capire che non siamo nient’altro che macchine con un sistema operativo nel cervello che ci fa operare in modo automatico su quasi tutto e solo in piccola parte facendo delle scelte, che crediamo coscienti, ma che sono solo il risultato dell’elaborazione dei dati che abbiamo accumulato con i cinque sensi. Scelte relative alle poche conoscenze memorizzate. 


giovedì 27 gennaio 2022

domenica 1 novembre 2020

PANDEMIA COVID 19 - LA NATURA FARA' IL SUO CORSO E NOI "MICROBI" CON VIRUS CERCHEREMO DI ARRABATTARCI

A mio parere, in questi momenti (epoca covid), una particolare “teoria della relatività” ci può dare una risposta ai dubbi sulle varie posizioni nei riguardi dei comportamenti da tenere per fronteggiare la situazione. 


Quello a cui stiamo assistendo, cambia i suoi valori in base al punto di vista da cui si osserva. 


Chi è colpito dalla malattia, mette al primo posto la sua guarigione e ritiene indispensabile ogni protezione, costi quel che costi. 

Chi non è stato ancora toccato, pensa che difficilmente potrà capitargli, dato l’esiguo numero dei malati rispetto a quello dell’intera popolazione. 

Chi è giovane ritiene che probabilmente, in caso di infezione, ne uscirà con pochi danni, soprattutto se in buona salute. 

Chi è un commerciante, penserà di essere danneggiato economicamente e che le misure di contenimento lo manderanno in rovina. 

Chi ha una struttura o un’attività che coinvolge più persone, penserà che le misure precauzionali che ha preso saranno di gran lunga sufficienti. 

Chi può lavorare via internet da casa, non comprende quelli che sono impossibilitati a fare altrettanto. 

Chi non può andare a scuola, finge di lamentarsi e auspica promozioni agevolate. 

Chi è in debito con il fisco, spera in dilazioni e sconti. 

Chi è pensionato, disoccupato o ricco, trova le notizie sulla pandemia un diversivo di poco conto. 

Chi è molto ricco trae profitto con una gestione oculata della borsa. 

Chi ha un’attività commerciale nei settori indispensabili, è molto dispiaciuto ma i suoi profitti aumenteranno. D’altronde non è colpa sua. 

Chi è comunista, penserà che in una società socialista e internazionalista, la crisi economica non ci sarebbe stata, ma solo qualche disagio negli approvvigionamenti e spesso solo voluttuari. 

Chi ha una visione globale vedrà la natura fare il suo corso millenario, togliendo dalla sovrappopolazione anziani e malati. 

Chi ha una visione d’insieme da un punto di vista universale, penserà che in questo minuscolo infinitesimale granello di terra, in fondo, non sta succedendo niente. 


In pratica non ci sono ragioni o torti. Tutto dipende dalla prospettiva.   

  

lunedì 17 agosto 2020

QUOTE ROSA - LILLI GRUBER

 Ma Lilli Gruber, sarebbe contenta se l'avessero assunta su la7, per una legge sulle "quote rosa" (che lei auspica), anziché per le sue capacità professionali? 

Oppure che la gente pensasse questo anche se non vero?

Pensiamo a quante persone, magari validissime, non possono fare carriera per la loro indigenza economica. 

Dovremmo inventare le "quote povertà", in modo da facilitare l'ingresso al successo almeno ad una parte dei miliardi di potenziali geni che per la loro miseria non hanno potuto aver accesso agli studi o alle strutture che li avrebbero potuti valutare?



giovedì 6 agosto 2020

PENSIERI IN DIVENIRE - I SENSI

Sono al mare sdraiato sui sassi. Ascolto il rumore del mare.
Ma il rumore del mare non esiste. 
Le onde del mare infrangono sui sassi e producono una frequenza infinita di onde. Ma solo onde.
Diventano rumore nel mio cervello perché collegato ad esso c'è uno strumento chiamato orecchio che entra in sintonia con una particolare frequenza di quelle onde.
Sto pensando che come quel rumore, in realtà non esiste niente, se non gli strumenti in grado di rilevare una particolare frequenza.
Allora guardo le onde che si infrangono e penso che se non avessi, collegati al cervello, i mie occhi, anche esse non esisterebbero.
In ogni caso i miei occhi vedono solo entro una certa gamma 
di frequenza.
Non vedo attraverso la densità dell'acqua, non vedo pesci, ma neanche microorganismi o batteri, perché troppo piccoli.
Non vedo al di là di una certa distanza e quindi per me non
esiste altro fuori dalla mia portata.