mercoledì 18 novembre 2009

PROVOCATORIA SOLUZIONE

PROPOSTA DI LEGGE PER REGOLAMENTARE IL PROCESSO DI LEGALIZZAZIONE DELLE SOSTANZE STUPEFACENTI

Lo Stato si impegna innanzitutto a diffondere una massiccia campagna propagandistico-educativa, attraverso tutti i canali d’informazione disponibili, con lo scopo di rendere noti e chiari a tutti i cittadini i pericoli e i danni derivanti dall’uso delle droghe pesanti e il subdolo e indolore trampolino di lancio che possono rappresentare le droghe leggere.
Trascorso il tempo necessario perché tale campagna sia stata recepita a livello nazionale, si procede stabilendo un termine ultimo con data da fissare, entro il quale, tutti coloro che si ritengono di essere irrecuperabili tossicodipendenti, abbiano l’obbligo di consegnare le proprie generalità all’ufficio ASL di zona con la garanzia di una totale segretezza.
Ogni ufficio ASL sarà dotato di un’equipe permanente di medici col compito specifico di iniettare e non fornire, giornalmente e gratuitamente, a tutti i tossicodipendenti dichiarati, la dose necessaria in rapporto al grado di intossicazione individuale. Si potrebbe fin quando reperibile utilizzare merce sequestrata.
Oltre la data stabilita, chiunque venga sorpreso a drogarsi e non risulti nell’elenco dei suddetti uffici, sarà processato per direttissima e condannato a un minimo di due anni di reclusione. Pena non conforme alla gravità di quanto commesso, ma da intendersi come un contratto accettato, in sede di approvazione della normativa, dalla maggioranza dei cittadini della Repubblica, come mezzo straordinario con lo scopo di salvare la nazione da una situazione di emergenza e di degrado.
Lo Stato si impegna contemporaneamente a potenziare, tramite organismi Comunali e Regionali, i centri medici atti a garantire l’assistenza sanitaria, psicologica e sociale ai tossicodipendenti. Si impegna inoltre a rendere operativo un comitato di studio, programmazione e ricerca per un’efficace educazione di prevenzione nelle scuole. Predispone inoltre di rafforzare i finanziamenti necessari per sostenere e incrementare le attività delle comunità terapeutiche e di recupero, ovviamente solo per gli iscritti negli elenchi ASL.
Considerato che l’aggravio dei costi si limitano alla predisposizione dei centri di somministrazione e registrazione dei dati, il resto, cioè la propaganda, la prevenzione e il recupero, vanno considerate spese necessarie anche con la vigente legislazione. Va tuttavia osservato che tali costi verranno in gran parte annullati dall’inevitabile progressiva diminuzione della microcriminalità legata al bisogno di rifornirsi della dose, a cui sono costretti anche soggetti tendenzialmente onesti; dalla diminuzione del pericolo di diffusione di malattie infettive procurate da scambio di siringhe e mancanza di igiene; dalla diminuzione dell’impegno di Carabinieri, Polizia e Finanza; dalla sconfitta, senza colpo ferire, degli interessi dei narco-trafficanti.
Considerato, inoltre, che probabili cause di iniziazione alla tossicodipendenza sono: l’interesse, perché chi spaccia propende per il massimo degli incassi; la disinformazione, perché molti non sapevano a cosa andavano incontro; la disperazione, perché situazioni personali all’apparenza insormontabili hanno portato a questa scelta all’apparenza liberatoria, ma che alla lunga porta alla catastrofe; l’imitazione, perché è moda copiare personaggi della propria comunità come amici, idoli, attori, cantanti ed altri che pare non abbiano subito danni per i pochi attimi offerti alla nostra attenzione e di cui non conosciamo drammi sottesi, passati o futuri; la sfiducia, perché i consigli vengono considerati falsi o interessati; la trasgressione, perché il desiderio di sottrarsi alle regole imposte da altri, per mancanza di una cultura capace di capire che sono in realtà succubi di regole imposte da interessati signori della droga, con questa legge, oltre che bloccare l’interesse di chi vende, si creerà la condizione per cui non ci sarà nessuna convenienza per gli eventuali neofiti, non registrati, rischiare una così pesante detenzione, solo per provare una nuova nefasta emozione.

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